Un’alterazione della distribuzione dei fluidi corporei può svolgere un ruolo rilevante in numerose condizioni patologiche, come l’insufficienza renale, le patologie cardiovascolari, le flebopatie degli arti inferiori, le patologie da stasi linfatica e l’obesità. La tendenza alla ritenzione idrica può essere determinata geneticamente, come accade in circa 1/3 dei soggetti affetti da ipertensione arteriosa, oppure può essere causata da abitudini alimentari scorrette, come l’assunzione di alimenti ad alto contenuto di sodio e/o la scarsa assunzione di acqua 2. In particolare, quando si associa ad un aumento della massa corporea, la ritenzione idrica può determinare la comparsa di vasculopatie periferiche, oltre a patologie dermatologiche, responsabili di problemi di tipo estetico e psicologico, soprattutto per le donne. Il contenuto corporeo di acqua può essere suddiviso in 2 compartimenti principali, il compartimento idrico intracellulare e quello extracellulare; è possibile misurare questi compartimenti mediante diverse tecniche, dalle metodiche di diluizione isotopica all’analisi di bioimpedenza a multifrequenza G-9. L’analisi di bioimpedenza è una tecnica di tipo non invasivo, economica e riproducibile, finalizzata alla misurazione dei compartimenti di acqua corporea. È stata riscontrata una forte correlazione tra le misurazioni dei compartimenti di acqua corporea effettuate mediante diluizione isotopica e mediante analisi di bioimpedenza, a conferma del fatto che quest’ultima può essere considerata una valida metodica per gli studi clinici. L’acqua oligominerale per definizione presenta un residuo fisso inferiore a 200 mg/ l, che rappresenta la quantità di sali minerali residui dopo ebollizione a 180°. L’utilizzo di acqua oligominerale si associa ad un rapido assorbimento gastrico e a un aumento della diuresi a causa della diminuzione del contenuto di sodio; questo effetto potrebbe rivelarsi estremamente utile nei soggetti affetti da ritenzione idrica, come buona parte delle donne sovrappeso con accumulo di adipe periferico. Lo scopo del presente studio è stato di valutare l’effetto della somministrazione giornaliera di 1,5 litri di acqua oligominerale per 4 settimane sul peso corporeo e sulla distribuzione idrica corporea in donne sane sovrappeso sottoposte a un regime dietetico ipocalorico.

 

Istituto di Medicina Interna, Università Cattolica del sacro Cuore – Dir. Prof. G. Gasbarrini –
2005