La dispepsia è una patologia frequente con prevalenza variabile secondo le aree geografiche. La gestione del paziente dispeptico, in particolare per quanto riguarda la diagnosi e la terapia, è oggetto di dibattito fra gastroenterologi e internisti, e costituisce un problema socio-sanitario rilevante. Il trattamento della dispepsia funzionale è basato sull’uso ciclico di procinetici e inibitori della secrezione acida e sull’eradicazione dell’Helicobacter pylori nei pazienti risultati positivi per questa infezione. Esistono in commercio molte acque ad alto contenuto di minerali promozionate come “antidispeptiche”, ed esistono studi fisiopatologici italiani e francesi su piccoli campioni di pazienti che dimostrano effetti positivi sulla motilità colecistica dopo trattamenti idropinici. Pochi studi, invece, sono stati condotti per testare l’efficacia dell’acqua minerale sulla dispepsia funzionale. Recentemente è stato valutato l’effetto di una supplementazione idrica, nell’ambito di una dieta controllata, con acqua minerale ad alto contenuto di ioni bicarbonati, calcio e magnesio su 14 pazienti dispeptici e 5 controlli sani, valutando il tempo di svuotamento gastrico con il Breath Test al 13C-Acido Octanoico. Da questo studio è emersa una riduzione dei tempi di svuotamento gastrico (accelerazione del transito) dopo il periodo di supplementazione idrica, particolarmente marcata nei pazienti dispeptici. Questi risultati suggeriscono che possa esistere uno spazio per trattamenti “naturali” (come l’uso di certe acque minerali appunto) nella terapia della dispepsia funzionale. Il ruolo di questi trattamenti dovrà però essere verificato con approcci sperimentali che ne indichino la reale efficacia.

 

Università Cattolica del sacro Cuore di Roma – Pol. Gemelli
Cattedra di Medicina Interna – 2000