Come è nolo la cute è un sistema vivente complesso composto da vari strati tissutali che presentano differenti caratteristiche fisiche e chimiche, e di conseguenza differenti funzioni. Quando si parla di stato di idratazione cutanea ci si riferisce comunemente al meccanismo di mantenimento di un adeguato contenuto idrico a livello dello strato corneo, lo strato più superficiale dell’epidermide. Numerose variabili partecipano all’omeostasi dell’idratazione cutanea che è un processo alquanto articolato. Infatti oltre che il contenuto dell’acqua degli strati profondi. alla conservazione della cute idratata contribuisce in primis allo strato corneo, che svolge il ruolo di membrana a bassa permeabilità che riduce la perdita dell’acqua corporea e che limita il passaggio a sostanze esterne. La sua struttura è costituita dai residui dei cheratociti appiattiti in forma di piccole scaglie che prendono il nome di lamelle cornee. Due sono le forze responsabili dell’aderenza e della costruzione della barriera funzionale della cute: i desmosomi che uniscono meccanicamente le lamelle e una componente lipidica, secreta dagli stessi cheratociti che costituiscono la forza di adesione delle lamelle. I lipidi epidermici, consistenti in ceramidi, colesterolo libero o esterificato ed acidi grassi soprattutto poli-insaturi, formano, insieme ai cheracociti, una struttura laminare pluristratificata che rappresenta un’importante barriera morfologica alla perdita d’acqua. Oltre all’integra compattezza dello strato corneo l’idratazione cutanea dipende anche da alcune sostanze çhe prendono il nome di fattori emollienti naturali; queste derivano dalla degradazione della fillaggrina, una proteina basica ricca di istidina, secreta dalle cellule dello strato granulare e che ha la funzione di aggregare i filamenti di cheratina a livello degli strati più superficiali dell’epidermide, dal catabolismo di questa proteina nello strato corneo derivano sostanze come aminoacidi, acido carbossipirrolidone urea, acido lattico, che presentano un rilevante potere osmotico, responsabile del trattenimento di circa il 30% dell’acqua cutanea. È stato inoltre dimostrato che sono proprio i livelli più esterni dello strato corneo ad avere la maggiore capacità di water-bolding. Meccanismo probabilmente dovuto dalla incompleta degradazione della fillaggrina a livello degli strati più profondi.

 

Unità Operativa di Nefrologia e Dialisi Azienda Ospedaliera Senese – Prof. N. Di Paolo –
2001